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Il Territorio

Avola

la perla dello Ionio

Avola , bagnata a est dal mare Ionio e cinta nella parte di Nord – Ovest dalla catena degli Iblei,è situata a  cica 40 metri  sul livello del mare,lungo la costa sud-orientale della Sicilia.

Il suo territorio fondario , costituito da terreno alluvionale , è compreso fra i fiumi Asinaro e Cassibile ed è coltivato prevalentemente a giardini  ( limoni, arance e mandarini). Non mancano i mandorleti , una volta numerosissimi, che producono una varietà assai pregiata di mandorla, detta per la forma lanceolata “mandorla pizzuta” e conosciuta all’estero sotto il nome di “mandorla di Avola”.

Il clima assai mite permette le coltivazioni di uliveti , ortaggi e vigneti ; pregiato è il vitigno “Nero d’ Avola dalla cui uva si ricava gran parte del vino rosso di tutta la Sicilia.Sulle vicine colline, negli avvallamenti, nelle cave e nelle parti pianeggianti prosperano allo stato selvatico ,il timo, la salvia , il rosmarino e tante altre piante aromatiche mellifere che costituiscono il nutrimento delle api che danno quel miele pregiato denominato miele Ibleo.

Lo stemma avolese  raffigurante tre api volanti alle falde di alcune colline,esprime in maniera efficace la fioritura in Avola dell’industria del miele e nello stesso tempo la grande operosità degli avolesi.

Oltre all’agricoltura nel territorio di Avola sono sviluppate le attività commerciali  ed artigianali  che , specialmente negli anni passati hanno reso florido il paese .Da documenti storici si riscontra che Avola esistesse già nell’ epoca bizantina, poiché è noto che gli Arabi avevano strappato il territorio dove essa era sita ai Bizantini  che lo detenevano in nome dell’impero Romano d’ Oriente  . Agli Arabi seguirono i Normanni ed infatti Ruggero fu proclamato conte di Abola. Successivamente fu trasformata in Baronia e come tale rimase sotto gli Svevi e gli Angioini, mentre sotto il dominio Aragonese fu trasformata in Marchesato che si mantenne fino al terremoto dell’ undici gennaio del 1693.

Numerosi sono i ritrovamenti archeologici,  risalenti a diverse epoche storiche; particolarmente degni di nota sono il Dolmen Ciancio,  monumento preistorico dell’età neolitica formato da grandi massi superiormente chiusi da un blocco monolitico , contenente dieci piccoli loculi rituali  e la Villa ellenistico romana , risalente presumibilmente al 3 secolo a.C. e i cui resti sono custoditi ai due lati del lungomare. Nella stessa zona è stata rinvenuta una necropoli con ipogei paleocristiani scavati nella roccia, mentre in contrada San Marco è stato trovato cocciame  greco e tracce di opere del periodo ellenistico-romano

L’attuale centro abitato, che conta circa 35 mila abitanti, fu fondato per volontà  del Principe Nicolò Aragona Pignatelli dopo che il terremoto del 1693 rase al suolo l’ antica Abola ; i sopravissuti scesero a valle e si stabilirono sul fondo Mutubè dando origine ad un nuovo paese .

Avola presenta una particolare planimetria, ideata dal frate Angelo Italia che si ispirò agli schemi di una città ideale del Rinascimento ;la parte  più importante del centro storico è compresa in un   esagono , costellato da cinque ampie piazze, simmetriche ed equidistanti fra di loro con al centro la piazza principale Umberto I , luogo in cui da sempre si svolge la vita sociale e politica del paese.

La città presenta nella sua architettura tre stili: il Barocco per gli edifici religiosi, il Neoclassico per gli edifici pubblici e il Liberty per le abitazioni civili. Tra le numerose chiese la più artistica è  la Chiesa della SS. Annunziata , dichiarata monumento nazionale.

Degni di essere menzionati per la loro bellezza sono i palazzi : Loreto, Modica. Lutri, Gianpiccolo, Giangreco Tiralongo, Corsico,  Giangreco , Alessi ,Guttadauro, alcuni in stile liberty , altri in stile neoclassico e barocco, che si affacciano nel corso Vittorio Emanuele o nelle piazze principali.

Recentemente sono stati restaurati il Vecchio Mercato  , splendida costruzione di ottima fattura artigianale e il Teatro  Comunale , piccolo , meraviglioso esempio di architettura d’ interni costruito nella seconda metà dell’Ottocento. Uscendo dall’esagono ci si immette sul Viale lido  che porta al lungomare dove è possibile notare diversi lidi, distese sabbiose, ville , ristoranti, locali , alberghi e spazi verdi , molto popolati nelle afose serate estive e luoghi di ritrovo per i giovani del paese. Nella zona di mare vecchio si può ammirare il borgo marinaro con i vecchi magazzini dei pescatori, oggi adibiti a locali o a caratteristici ristoranti, che un tempo servivano alla Vecchia Tonnara

La nuova Avola è collegata alla Vecchia da una strada , che è tutta un susseguirsi di curve  e dà l a possibilità a chi la percorre di contemplare un panorama quanto mai pittoresco e suggestivo: l’agglomerato urbano di Avola, le campagne verdeggianti, la fascia costiera con la sua sabbia dorata.

Lungo il percorso si incontrano le Case grotta di Avola Antica, grotte scavate nella roccia che furono abitazioni e centri di commercio abitate dagli antichi avolesi e  le Necropoli Sicule, risalenti al ix ex sec. A.c.

Di notevolissima importanza naturalistica,lungo la strada Avola Antica-Manghisi, è la Riserva Naturale di Cava Grande del Cassibile, cosparsa di splendidi laghetti formati dalle acque del fiume Cassibile considerata il più profondo Canyon d’ Europa, visitata ogni anno da migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo.

Avola  è un centro strategico  per il turismo, essendo situata a poca distanza da altre città importanti per il loro patrimonio artistico  e culturale, basti pensare che pochi chilometri la separano dalla bellissima Siracusa e da Noto , la città del barocco, considerata dall’Unesco : patrimonio dell’Umanità.